2018 - Proposte per il paese nella variante al PGT


La variante al Piano di Governo del Territorio è stata finalizzata a modifiche normative limitate, nella maggior parte dei casi, ad alcuni comparti nei quali si rendevano necessarie per poter avviare concretamente gli interventi già previsti nel Piano stesso, che altrimenti sarebbero rimasti solo delle previsioni sulla carta, e introduce anche delle importanti novità che porteranno consistenti benefici al paese. Durante le precedenti fasi dell’iter in corso, enti sovracomunali e cittadini hanno potuto inviare a più riprese le loro proposte in materia, che sono state in gran parte recepite qualora riguardassero degli interessi collettivi, e non sono state invece accolte quando riguardavano interessi privati, seppure legittimi, per nuove costruzioni in aree non ancora edificabili. Con questa variante non aumenta quindi l’edificazione prevista dal Piano, che diminuisce anzi in modo significativo, in linea peraltro con le disposizioni regionali sul contenimento del consumo di suolo, mentre il paese si arricchisce della possibilità di disporre di aree e strutture di utilizzo pubblico anche di grande importanza. Illustriamo qui di seguito le proposte di modifica, sintetizzate nei loro contenuti principali.

Il collegamento pedonale con Corenno: un sogno realizzabile
La proposta più qualificante è il percorso lungolago per collegare Dervio a Corenno Plinio, che permetterebbe di prolungare la passeggiata già esistente fino alla Foppa per raggiungere il borgo di Corenno. Potrebbe sembrare un obiettivo ambizioso, ma che può essere centrato grazie alla stessa determinazione che ha portato alla realizzazione anche della passeggiata della Foppa e del ponte levatoio per l’attraversamento del cantiere della Navigazione, che hanno dato al paese la caratteristica unica della pedonalità di tutto il lungolago. Il nuovo tratto in progetto darebbe la possibilità di raggiungere con un percorso protetto e molto suggestivo uno dei borghi più belli del lago, aumentando l'attrattiva turistica di tutto il paese e regalando nuove passeggiate in primis ai Derviesi. E' già stato sviluppato uno studio di fattibilità che ha indicato i problemi tecnici da superare, ed è in corso di affidamento l'incarico per un vero e proprio progetto preliminare. Per quanto riguarda il finanziamento dell'opera, il tratto su area demaniale verrà finanziato dall'Autorità di Bacino del Lario, quello intorno alla centrale elettrica potrebbe trovare il sostegno da parte di Enel Green Power, con cui ci sono già stati dei contatti, ma la maggior parte dei fondi necessari verrà reperita grazie a risorse di privati che costituiranno il loro impegno sostitutivo alla mancata realizzazione del lido in località Foppa, di cui parliamo successivamente.

Un nuovo tratto di passeggiata a lago sotto la chiesa al Borgo
Nella proposta di variante è previsto anche un ulteriore nuovo tratto di passeggiata, che verrà realizzato a sbalzo sul lago al Borgo, tra il vecchio scivolo delle barche (in modo speculare e con caratteristiche simili al tratto già esistente che conduce verso nord) e la via alla Darsena. Il progetto permetterà di superare un’interruzione esistente, abbattendo le barriere architettoniche costituite dallo scivolo delle barche in acciottolato con forte pendenza, che impediscono a carrozzelle e passeggini di fruire comodamente della lunga passeggiata; anche l’attuale passaggio in via alla Darsena, in una strada molto stretta e tutta curve dove transitano anche le auto, rappresenta per la passeggiata a lago un pericolo che verrà così eliminato. In questo caso il progetto è in corso di predisposizione e le risorse necessarie verranno completamente garantite dall’Autorità di Bacino del Lario (trattandosi di area demaniale) e dai fondi della Strategia Nazionale delle Aree Interne, una misura statale che finanzia determinati investimenti, tra cui nuovi tratti di percorsi ciclopedonali, alle aggregazioni di piccoli Comuni di cui fa parte anche Dervio.

Il recupero a fini turistici della casa cantoniera
Nella variante viene indicata la necessità di adeguamento della previsione viabilistica relativa al peduncolo di collegamento tra la SS36 e la SP72, benché non ancora definitiva, in quanto quella riportata nel Piano vigente è stata considerata da ANAS non adeguata per determinanti motivi tecnici. La proposta permetterà tra l’altro di avviare la ristrutturazione a fini turistico-ricettivi dell’ex casa cantoniera, che dovrebbe essere completata nel 2019. Si procede inoltre anche all’individuazione urbanistica in zona “Attrezzature private di interesse comune” di un fabbricato attualmente privo di destinazione, corrispondente alla piccola costruzione ubicata nelle acque del lago nella parte nord della spiaggia della Foppa, che potrebbe essere coinvolto ad uso pubblico nel recupero della casa cantoniera.

L’allargamento di via Folla con nuovi box o posti auto
E’ un altro esempio di ciò che si diceva in premessa, dato che senza questa variante l’intervento sarebbe rimasto sulla carta. Viene prevista infatti una più consona perimetrazione dell’area soggetta a Piano Attuativo lungo la parte più a monte di via alla Folla, con l’inserimento di una fascia di area pubblica che consentirà l’allargamento della strada, che attualmente non sarebbe stato possibile effettuare senza la completa realizzazione del Piano Attuativo e delle relative costruzioni da parte privata. L’allargamento stradale potrà così essere effettuato autonomamente con la costruzione, di fianco alla strada, anche di box o parcheggi pubblici, realizzabili sia direttamente dal Comune che in convenzione con soggetti privati, e quanto mai necessari in questa zona del paese.

Il marciapiede lungo il tratto più a nord della Provinciale
Recependo la giusta richiesta di un gruppo di cittadini, la variante prevede l’individuazione di un marciapiede lungo via Matteotti (la strada provinciale 72) in un tratto stradale attualmente sprovvisto, dall’incrocio con via Foppa fino ad oltre la casa cantoniera, a completamento del marciapiede fin lì esistente. Della progettazione viene incaricata la Provincia, in qualità di ente proprietario della strada, mentre la realizzazione sarà quasi sicuramente a carico del Comune.

Il recupero ad uso pubblico del vecchio campo sportivo
La variante propone anche la riclassificazione dell’area del vecchio campo sportivo, dove era stata prevista la realizzazione di un complesso turistico-ricettivo attraverso un Piano Attuativo che non è stato più eseguito dopo aver ricevuto le necessarie autorizzazioni ed è pertanto scaduto. La proposta è quella di ampliare gli spazi classificati “Attrezzature pubbliche di interesse comune” (cioè le aree ad uso pubblico), che verrebbero ceduti gratuitamente dalla proprietà, classificando solo la parte residuale e più a monte dell’area in zona “Tessuto urbano in ambito con vincolo ambientale”, con una consistente riduzione delle volumetrie previste in passato, e salvaguardando pertanto l’area del campo sportivo vecchio, nonché quella attigua, ora in stato di degrado, per una superficie di diverse migliaia di metri quadrati, che potrà così essere mantenuta ad uso pubblico ed in futuro potrà accogliere anche eventuali nuovi impianti sportivi. Con l’approvazione definitiva di questa norma si salverebbe pertanto quest’area facendola diventare pubblica: forse non tutti sanno infatti che attualmente, pur ospitando il vecchio campo di calcio, è infatti per gran parte di proprietà privata.

Altri interventi di pubblico interesse su strade e parcheggi
La variante prevede anche altre importanti proposte per migliorare gli spazi a disposizione dei cittadini: in primis l’individuazione di un nuovo parcheggio pubblico nella parte iniziale dell’area “ex Metallurgica”, all’inizio di via Valvarrone, in quanto la zona, intensamente costruita, necessita di ulteriori posti auto. E’ previsto poi l’allargamento di alcuni tratti di strade comunali (ad esempio lo stretto tratto iniziale di via San Gregorio) e, nell’area antistante l’omonima chiesetta, l’acquisizione della porzione di terreno necessaria ad ampliare il piccolo sagrato. Viene poi indicato anche l’utilizzo pubblico dell’edificio della ex mensa, anziché del capannone attualmente individuato, all’interno del Piano Attuativo per il recupero dell’area ex Redaelli.

Le altre richieste di modifica dei cittadini
Con l’attivazione della procedura di variante i cittadini hanno avuto la possibilità di fare anche le proprie proposte. Come detto in premessa, non sono state accolte quelle che riguardavano interessi privati, seppure legittimi, per nuove edificazioni in aree non ancora edificabili, non ricadendo questo obiettivo tra quelli previsti da questa variante, e le proposte accettate riguardano solo aree già normate in precedenza dal Piano, nelle quali peraltro l’edificazione prevista è stata in alcuni casi anche ridotta. La prima richiesta ricevuta riguarda l’area a monte della spiaggia della Foppa attualmente destinata alla realizzazione di strutture residenziali, turistico-ricettive e di un’area ad uso pubblico come lido. Verificato che la nuova proprietà non è più disponibile alla costruzione della struttura ricettiva prevista in precedenza, e che l’area da destinare a lido, senza più il supporto della vicina presenza turistica, avrebbe avuto pertanto una stagione di utilizzo molto più breve con i conseguenti problemi di sostenibilità gestionale che affliggono altre strutture simili sul nostro territorio, viene proposto di ridurre l’attuale capacità edificatoria destinandola a carattere residenziale e destinando la restante parte dell’area a verde privato. Al posto del lido precedentemente previsto, la proprietà si è formalmente impegnata a contribuire in modo congruo nei confronti del Comune per l’esecuzione di altre opere pubbliche alternative indicate dal Comune stesso, come ad esempio la realizzazione della passeggiata fino a Corenno che è stata descritta in precedenza. Al posto del lido, che senza la struttura ricettiva tutto intorno rischiava di diventare la classica “cattedrale nel deserto” verranno realizzate delle nuove infrastrutture pubbliche con il sostegno economico a carico dei privati. In un’area lungo via delle Vigne, nella parte sotto la strada provinciale, nella quale il PGT vigente prevede il Piano Attuativo denominato PA5, è stata proposta la suddivisione in due comparti distinti, senza modifiche nella volumetria prevista, con l’indicazione della relativa viabilità di accesso. In un’area artigianale lungo via Fermi classificata dal PGT vigente “Tessuto produttivo esistente e di completamento” con una specifica normativa che indica la possibilità, in caso di dismissione dell’attività produttiva, di prevedere un cambio di destinazione d’uso compatibile con il contesto residenziale circostante, la variante prende atto di questa indicazione e propone la modifica della destinazione d’uso assimilando l’area al contesto limitrofo e classificandola in zona “Tessuto urbano in ambito con vincolo ambientale”. Per il Piano Attuativo dell’area ex Feldspato vengono introdotte alcune piccole modifiche su parametri e tipologia urbanistica, senza modificare la volumetria attualmente prevista, e l’eliminazione del previsto sottopasso ferroviario in fondo a via Diaz, ritenuto difficilmente attuabile anche dal punto di vista tecnico, garantendo comunque la viabilità di accesso al comparto con il nuovo tratto di strada, già previsto nel PGT, che scenderebbe davanti alla stazione utilizzando parte delle aree dismesse dalle ferrovie. Con queste modifiche si intendono aumentare in modo consistente le possibilità che la proprietà proceda alla realizzazione dell’intervento previsto, i cui contenuti rimangono inalterati, che porterebbe finalmente alla conseguente demolizione degli edifici industriali in stato di degrado.