Anche sui parcheggi a pagamento emerge quello che ormai è il “marchio di fabbrica” della nuova Giunta: grande confusione (finora già 3 delibere per aggiornare ripetutamente l’elenco dei parcheggi blu), nessun esame delle proposte nelle tanto sbandierate consulte e commissioni comunali e un colpevole ritardo nella comunicazione ai cittadini, che solo da pochi giorni iniziano a intuire la rivoluzione che li attende, senza essere stati informati di tutte le vie dove i parcheggi diventano a pagamento (ma si fa prima a dire che saranno quasi tutti quelli esistenti, visto che dagli “storici” 262 posti del lungolago si passa ad almeno 758 in tutto il paese) e che difficilmente riusciranno tutti ad ottenere entro il 31 maggio i necessari pass. In molti, quindi, saranno costretti nei primi giorni a pagare la sosta (aumentata anch’essa a 1,50 euro all’ora) per un “diritto” già compreso nel pass che poi comunque pagheranno. Per i Derviesi si tratterà di una nuova tassa annuale (istituita in un periodo davvero poco indicato a causa dell’emergenza in atto), perché i posti auto saranno gli stessi di prima; quando residenti e villeggianti avranno il pass parcheggeranno dove l’hanno sempre fatto, e i posti, a differenza di quanto crede qualcuno, mancheranno dove sono sempre mancati; anzi: in alcune zone potrebbero ulteriormente diminuire.
I parcheggi bianchi? non ci sono più!
I parcheggi bianchi sono stati, di fatto, aboliti. Quasi tutte le aree di sosta sono state (o lo saranno in questi giorni) ridipinte di blu. Non viene rispettata nemmeno la stessa previsione fatta nella delibera di Giunta di “lasciare un adeguato numero di posti non a pagamento” come prevederebbe anche la legge. Ad esempio, vicino alla chiesa non è stato lasciato nessun posto bianco su 27, ma le altre aree non sono da meno. Con questi numeri è implicito che chiunque giri in auto a Dervio dovrà pagare per parcheggiare.
Alla ricerca dei "gratta e sosta"
Il costo orario è aumentato del 50% a 1,50 euro e il pagamento non sarà più limitato all’estate ma esteso a tutto l’anno. L'anno scorso era possibile pagare anche con carta di credito e smartphone, quest'anno invece la Giunta ha deciso per una gestione coi “gratta e sosta”, che costringerà gli automobilisti (non solo i “famigerati” turisti, ma anche chi gira per lavoro o i nostri parenti e amici in visita), prima di parcheggiare, a cercare un rivenditore di “gratta e sosta” aperto. A 3 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento non si sa ancora chi li venderà, e per trovarli bisognerà girare il paese rigorosamente in auto, con un aumento di traffico e inquinamento, perché se si parcheggerà l’auto per andare a piedi alla ricerca dei “gratta e sosta” si rischierà una bella multa (è in corso tra l’altro anche l’assunzione di un terzo vigile).
Un danno per il turismo
Il turismo vero (quello dei B&B o degli affitti giornalieri di appartamenti, che contribuisce non poco all’economia derviese) verrà fortemente penalizzato. Oltre ai 30 euro per la camera, il turista che si fermerà a Dervio dovrà prevedere anche 10 euro al giorno per parcheggiare, con un aumento del 33% del costo del pernottamento.
In ritardo la procedura per i pass
La modalità di richiesta del pass è stata comunicata in ritardo e aperta ai cittadini solo due settimane prima dell’entrata in vigore. I pass peraltro non sono ancora pronti e bisognerà ripassare dalla polizia locale per ritirarli, e sono stati chiesti ai cittadini i loro recapiti telefonici che la polizia locale potrà utilizzare per comunicazioni non meglio precisate. Sia chiaro una volta per tutte: non sono tanto i 10 euro a far arrabbiare i Derviesi, ma le modalità per ottenere il pass che li hanno obbligati a perdere tempo in coda e a farsi “schedare” per poter continuare a parcheggiare in paese. L’ufficio è stato aperto solo 12 giorni (la prima settimana con organico dimezzato per la nota vicenda della quarantena dei vigili) prima del 1° giugno, per meno di 50 ore complessive per rilasciare i quasi 3 mila pass necessari per residenti (sono 1.753 le auto immatricolate in paese), abitanti dei Comuni vicini, persone che lavorano a Dervio, villeggianti: sembra difficile che abbiano potuto fare una sessantina di pass ogni ora, ma dal 1° giugno chi non l’avrà dovrà comunque iniziare a pagare o sarà multato.
Per fare cassa si stravolge la viabilità
I nuovi parcheggi a pagamento sembrano avere come unico obiettivo quello di fare cassa stravolgendo il sistema consolidato da tutte le amministrazioni precedenti, quando i posti a pagamento esistevano solo d’estate sul lungolago, e si faceva pagare ai turisti la comodità di avere l’auto vicino al lago (erano davvero pochissimi i derviesi interessati dal pass). Ma la cosa peggiore è che la nuova organizzazione ha eliminato molti parcheggi a disco orario (ad esempio in via Valvarrone) che erano stati istituiti per permettere la rotazione della sosta in una zona con pochi parcheggi dove vi sono gli ambulatori medici e diversi negozi: ora invece i posti potranno restare occupati anche tutto il giorno dalle stesse auto e chi si recherà in centro per acquisti o commissioni non li troverà più liberi.